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11/07/13

Acqua piatta: PADDLING TRAINING



Troppe volte ci troviamo faccia a faccia con lo spot completamente piatto in barba alle previsioni, soprattutto in periodo estivo. A quel punto si aprono 2 possibilità: la prima, la più facile e poetica:  pizza, birrozza e pennica al sole o in macchina, dipende dalla stagione; la seconda, la più impegnativa, specie in inverno: muta, tavola e una bella remata! Ovvio che oltretutto una non esclude l'altra, anzi! Quanto sarà tracannata con maggiore gioia e senso di soddisfazione la birra dopo una bella session di pedalata pesante....
Il surf, senza ombra di dubbio, è surfare l'onda, tutto il resto non conta! Ma ne siamo proprio sicuri? Quello che accade sulla parete è l'atto sessuale far voi e l'onda vero e proprio, ma i preliminari?!?! dietro quei secondi intensissimi e meravigliosi c'è un mondo di azioni senza le quali non saremmo mai in grado di prendere quella famosa onda!




In una normale giornata di surf arriviamo sullo spot e ci buttiamo in acqua. Remiamo per raggiungere il picco (5 min o più); remiamo per posizionarci sulla line-up, per contrastare l'eventuale corrente e per seguire gli spostamenti del picco (anche diversi minuti); aspettiamo l'onda da seduti (dipende....); adocchiamo l'onda; ci giriamo; ci mettiamo sdraiati, remiamo e prendiamo l'onda (pochi secondi). Finita la nostra cavalcata torniamo sul picco (anche lunghi minuti)…. REMANDO. Ad una rapida occhiata possiamo capire come il famoso surfare sia un atto molto molto veloce, mentre la fetta più grossa sia proprio remare e stare seduti. Dalla dimestichezza che avete con il remare e il passare da una posizione ad un altra sulla tavola dipende gran parte del vostro successo come surfisti.
Molto spesso, come è giusto che sia, si arriva al giorno “da leoni” con una carica totale, un'eccitazione quasi annichilente e l'unica cosa che si riesce a pensare è: DEVO SURFARE!!!! per questo troppo spesso le prime session di surf della vita di un surfista (soprattutto italiano) sono frustranti: perchè si arriva impreparati a remare e a sentire la tavola come estensione di sè!
Non si può pensare di vincere una gara automobilistica solo guidando e senza aver preparato il motore e tutta la meccanica alla perfezione.... nel surf la macchina siete voi! Il vostro corpo e la vostra attitudine a compiere delle azioni DEVONO essere un'unica cosa!!!!

Remare in modalità SLOW e FAST, riuscire a rimanere seduti e spostarsi da seduti con la tavola, girare la tavola da seduti e da sdraiati, passare da seduti a sdraiati nella corretta posizione per remare, sono passaggi e azioni che devono essere compiuti senza nemmeno pensarci, come se fosse camminare o ancor più respirare!
Per questo vi proponiamo di iniziare a vedere l'acqua piatta come un'occasione per migliorare e per affinare la nostra tecnica (e chi non ne ha bisogno!!!!). Dal principiante al pro, tutti hanno continua necessità di incrementare la propria dimestichezza con l'acqua.... acquisire acquaticità! Non vi proponiamo per adesso di correre sott'acqua con un masso in braccio per prepararvi a Jaws, ma di sfruttare gli innumerevoli giorni di mare piatto per allenarvi con la vostra tavola.
Ecco una serie di esercizi che potrete fare a vostro piacimento e con le regole che vorrete assecondando il vostro grado di preparazione atletica e la vostra attitudine. Buon divertimento.

Ps: consigliamo di usare sempre le giuste precauzioni solari, in qualunque periodo dell'anno per prevenire i danni dell'esposizione solare.

Esercizi
Alla luce di un'analisi più concreta ci si rende conto di come il 99% del nostro tempo in acqua durante una session di surf sarà impegnato remando e restando seduti sulla tavola....
troppo spesso si concentrano tutte le nostre forze sul mero tentativo di “metterci in piedi” o di “surfare l'onda” non considerando che senza essere in grado di assumere una posizione corretta da seduti e da sdraiati sulla tavola e soprattutto privi di una tecnica di remata efficace, non andremmo da nessuna parte....
Vi proponiamo quindi una serie di semplici esercizi da fare in acqua piatta.


Remare correttamente
Entrate in acqua in un tratto abbastanza calmo. Trovate la vostra posizione sulla tavola (in asse longitudinalmente sulla tavola e con il nose della tavola poco al di sopra del piano d'acqua). Iniziate a remare cercando di compiere delle bracciate corte, ma profonde, per non far oscillare la tavola da una parte e dall'altra. Tenete il busto eretto senza dondolare col busto: ogni movimento laterale o di beccheggio rallenta la tavola ed è controproducente. Tenete le gambe unite. Tirate con i muscoli lombari e con gli addominali. Usate i grandi muscoli delle spalle (dorsali e grandorsali) e concentratevi su di essi. Potete remare per lunghi tratti o per brevi distanze, girando quindi da seduti o da sdraiati per cambiare direzione.



Remare forte
Esistono 2 tipi di remata: quella che serve per spostarsi (soft) e quella che usiamo per prendere l'onda (hard).
La prima è una remata più rilassata incentrata sul produrre il massimo della spinta col minimo sforzo. L'importante è di trovare il nostro ritmo e produrlo finché serve. Trovate un ritmo che sia sufficientemente rapido, ma allo stesso tempo che siate sicuri di poter protrarre (pensate i giorni di vento e corrente.... fondamentalmente una remata continua;).
La seconda è invece una remata profonda in cui dovete sentire la forza dell'acqua sulle vostre mani. Tenete le mani ben chiuse a cucchiaio e spingete col busto ben eretto e dando il massimo in ogni bracciata (un'onda si prende in pochissime bracciate potenti;)
Alternate quindi tratti di remata SOFT con tratti di remata HARD.

Remare fin-first
Remare pinna avanti, al di là dei possibili trick che ne vengono fuori, dà un senso ancora più concreto a quello che vogliamo ottenere: il massimo del controllo e della confidenza con la nostra tavola. Per remare pinna avanti bisogna avere un'ottima posizione sulla tavola e avere una sensibilità particolare nel direzionarla con le gambe e con piccole impercettibili inclinazioni delle braccia durante la remata. Esercitatevi e vedrete che non sarà tempo perso!



In ginocchio
Remare in ginocchio se la vostra tavola ve lo permette (che sia quindi abbastanza lunga e voluminosa da sostenervi), oltre che a darvi uno stile in più se decidiate di diventare dei longboarders, è uno di quegli esercizi che crea confidenza con la tavola e con il corretto posizionamento del nostro corpo sulla tavola. Ricordatevi che in ogni momento seduti, proni o in piedi che voi siate dovrete cercare di essere il meno pesante possibile sulla tavola per favorire la sua velocità e diventare tutt'uno con essa al massimo delle vostre possibilità....

Seduti
Molto del nostro tempo in acqua lo passeremo seduti sulla tavola quindi è di fondamentale importanza prendere confidenza con questa posizione. Intanto trovate il punto giusto sulla tavola facendo in modo di essere il più centrale possibile e aiutandovi ad equilibrarvi con piccoli movimenti delle mani e dei piedi dentro l'acqua. Vi accorgerete che muovendo i piedi facendo piccoli cerchi sotto la tavola, la tavola si sposterà.... sperimentate! È possibile muoversi in ogni direzione (avanti, indietro, lateralmente e ruotando), questo muovendo le gambe con movimenti circolari in senso orario e anti-orario. Per esempio ruotando la gamba destra in senso orario e la sinistra in senso antiorario ci si sposterà in avanti; viceversa ruotandole al contrario si andrà all'indietro....
Aiutandosi poi con le braccia si aumenta di molto il movimento già impresso dalle gambe.... per girare verso destra, per esempio, basterà afferrare la tavola con la mano sinistra, muovere entrambe  le gambe in senso orario e remare da dietro in avanti con la mano destra. Questa rotazione è molto efficace e si può eseguire proprio quando si vuole girare la tavola velocemente per prendere un'onda.

Seduti avanti e indietro  veloce
Una volta presa confidenza con la posizione seduta potremmo iniziare a fare veri e propri tratti di mare da seduti aiutandoci o meno con le braccia. È un ottimo esercizio e anche molto tonificante....
Seduti – proni – remare – seduti – girare - ….
Stiamo aspettando l'onda; seduti sulla tavola; l'onda sta arrivando; con difficoltà giriamo la tavola; ci mettiamo sdraiati, ma siamo troppo storti sulla tavola o troppo avanti o con il nose della tavola per aria; proviamo a remare, scomposti, ma l'onda ci passa sotto e và....
E' una triste realtà, ma se non automatizziamo i passaggi seduti – girare – proni – remare non prenderemo mai un'onda volendo, al massima veniamo rapiti da un'onda qua e là.... dobbiamo essere noi a decidere cosa, come e quando!
In uno specchio d'acqua allenatevi: remate forte, fermatevi, mettetevi seduti; girate la tavola di 180°; rimettetevi proni e ricominciate a remare per qualche bracciata e poi ricominciate il tutto.... abituatevi a trovare subito il punto giusto dove mettere il petto e ad allinearvi automaticamente con l'asse longitudinale della tavola.
In pratica simulate una partenza....

Il grande sconosciuto: l'eskimo
Una pratica sconosciuta, relegata alla pratica del longboard, ma quanti principianti posseggono (GIUSTAMENTE) tavole troppo voluminose da poter passare sotto le onde in duck-dive?
L'eskimo è il sistema con il quale si passano le onde con tavole voluminose, ma allo stesso tempo è un esercizio utilissimo per imparare a risalire velocemente sulla tavola nel caso non toccassimo il fondale con i piedi.
In pratica da proni afferriamo la tavola con le mani (SALDAMENTE), facendo leva su una mano spingiamo un bordo sott'acqua, ribaltandoci con la tavola stessa. In acqua terremo la tavola saldamente cercando di rimanere quando più vicini con il corpo alla tavola e preparandoci alla risalita (è in questo momento che l'onda passa sopra la carena della nostra tavola senza trascinarla). Per risalire tenendo un braccio ben piegato spingeremo verso l'alto con l'altro cercando di rimanere quanto più possibile aderente alla tavola, creando un sistema di leve quanto più energico tanto più riusciamo a spingere e tirare con le mani.
La cosa più importante è tenere un braccio molto piegato! Questo fa sì che la tavola girando ci tiri con sé verso l'alto e ci faccia ruotare direttamente sopra con tutto il busto.
Questo semplice esercizio oltre che ad offrire una possibilità in più per passare le onde per raggiungere la line-up, ci offre la possibilità di impratichirci nel risalire sulla tavola in situazioni difficili; per esempio, nel caso in cui ci trovassimo nella impact-zone (zona dove rompono le onde) con la tavola rigirata sotto-sopra e con il fondale troppo alto per poter toccare con i piedi. In questo caso è importantissimo risalire sulla tavola il più in fretta possibile e ritrovare la giusta posizione per poter ricominciare a remare prima che sopraggiunga un'altra onda.
Esercitatevi! È anche molto divertente.


Remare al guinzaglio
Scendete dalla vostra tavola dove un potete toccare con i piedi e rimanendo legati ad essa con il leash alla caviglia iniziate a nuotare con il busto su cercando di acquisire dimestichezza con il fastidio che vi provoca il leash e la tavola al seguito. Questa è un'altra condizione di disagio che è molto meglio automatizzare un giorno col sole e l'acqua piatta piuttosto che doverla affrontare sotto le onde che frangono a ghigliottina e con la tavola che tira fra la schiuma. Il leash è parte integrante del gioco e prima farete pace col fatto di averlo legato alla vostra caviglia, prima inizierete ad apprezzarlo!


Fantasia
Quindi, forza! Sperimentate e divertitevi. Non perdete occasione per stare in acqua e godervi l'essere in mare, sole, pioggia o vento che sia, stare in acqua non ha paragoni!
Una volta presa dimestichezza con i vari esercizi che vi abbiamo proposto, iniziate a combinarli fra loro e a porvi degli obiettivi. Coinvolgete degli amici e organizzate della gare per stimolarvi a migliorare e ad apprendere con gli altri.
Potete fare lunghe remate sperimentando su di voi i segreti della respirazione e del ritmo costante per lunghi tratti; con questo sistema, non solo migliorerete la vostra capacità di remare e sarete sempre più tonici, ma soprattutto acquisirete la padronanza delle vostre azioni a lungo termine, ponendovi degli obiettivi da raggiungere imparando a dosare gli sforzi e a concentrarvi sul gesto atletico.
Potete combinare i vari esercizi facendo brevi tratti per esempio, magari fra 2 boe:
- Remare soft
- eskimo
- remare forte
- eskimo
- seduti
- ruotare a destra 360°
- ruotare a sinistra  360°
- remare forte
- simulazione di pop-up
- remare forte
- seduti girare 180°
e così via....

Un  piccolo video con le varie tecniche:



Ma questo è solo un esempio, sta a voi cercare di assorbire gli automatismi necessari e a farne tesoro. È un processo abbastanza lungo, ma anche ricco di soddisfazioni immediate. Peraltro apprendisti surfisti o esperti che voi siate, può essere una ottima base per un allenamento da mantenere nel tempo e per sfruttare appieno ogni momento che possiamo passare in compagnia del mare.
Come sempre siamo disponibili a qualsiasi chiarimento e soprattutto ancora una volta chiariamo che i nostri sono suggerimenti che ci sentiamo di proporvi per migliorare la vostra tecnica dopo aver passato in acqua buona parte della nostra vita. Quindi prendeteli come consigli che un amico esperto vi fa, con molta umiltà e desiderio di vedere sempre più gente in acqua a divertirsi nell'assoluto rispetto e amore dell'ambiente.
Don't waste a day.... get wet;)

Per qualunque questione:
info@greenoceansurfing.com