Troppe volte ci troviamo faccia a faccia con lo spot
completamente piatto in barba alle previsioni, soprattutto in periodo estivo. A
quel punto si aprono 2 possibilità: la prima, la più facile e poetica: pizza, birrozza e pennica al sole o in
macchina, dipende dalla stagione; la seconda, la più impegnativa, specie in
inverno: muta, tavola e una bella remata! Ovvio che oltretutto una non esclude
l'altra, anzi! Quanto sarà tracannata con maggiore gioia e senso di
soddisfazione la birra dopo una bella session di pedalata pesante....
Il surf, senza ombra di dubbio, è surfare l'onda, tutto il
resto non conta! Ma ne siamo proprio sicuri? Quello che accade sulla parete è
l'atto sessuale far voi e l'onda vero e proprio, ma i preliminari?!?! dietro
quei secondi intensissimi e meravigliosi c'è un mondo di azioni senza le quali
non saremmo mai in grado di prendere quella famosa onda!
In una normale giornata di surf arriviamo sullo spot e ci
buttiamo in acqua. Remiamo per raggiungere il picco (5 min o più); remiamo per
posizionarci sulla line-up, per contrastare l'eventuale corrente e per seguire
gli spostamenti del picco (anche diversi minuti); aspettiamo l'onda da seduti
(dipende....); adocchiamo l'onda; ci giriamo; ci mettiamo sdraiati, remiamo e
prendiamo l'onda (pochi secondi). Finita la nostra cavalcata torniamo sul picco
(anche lunghi minuti)…. REMANDO. Ad una rapida occhiata possiamo capire come il
famoso surfare sia un atto molto molto veloce, mentre la fetta più grossa sia
proprio remare e stare seduti. Dalla dimestichezza che avete con il remare e il
passare da una posizione ad un altra sulla tavola dipende gran parte del vostro
successo come surfisti.
Molto spesso, come è giusto che sia, si arriva al giorno “da leoni” con una carica totale,
un'eccitazione quasi annichilente e l'unica cosa che si riesce a pensare è:
DEVO SURFARE!!!! per questo troppo spesso le prime session di surf della vita
di un surfista (soprattutto italiano) sono frustranti: perchè si arriva
impreparati a remare e a sentire la tavola come estensione di sè!
Non si può pensare di vincere una gara automobilistica solo
guidando e senza aver preparato il motore e tutta la meccanica alla
perfezione.... nel surf la macchina siete voi! Il vostro corpo e la vostra
attitudine a compiere delle azioni DEVONO essere un'unica cosa!!!!
Remare in modalità SLOW e FAST, riuscire a rimanere seduti e
spostarsi da seduti con la tavola, girare la tavola da seduti e da sdraiati,
passare da seduti a sdraiati nella corretta posizione per remare, sono passaggi
e azioni che devono essere compiuti senza nemmeno pensarci, come se fosse
camminare o ancor più respirare!
Per questo vi proponiamo di iniziare a vedere l'acqua piatta
come un'occasione per migliorare e per affinare la nostra tecnica (e chi non ne
ha bisogno!!!!). Dal principiante al pro, tutti hanno continua necessità di
incrementare la propria dimestichezza con l'acqua.... acquisire acquaticità!
Non vi proponiamo per adesso di correre sott'acqua con un masso in braccio per
prepararvi a Jaws, ma di sfruttare gli innumerevoli giorni di mare piatto per
allenarvi con la vostra tavola.
Ecco una serie di esercizi che potrete fare a vostro
piacimento e con le regole che vorrete assecondando il vostro grado di
preparazione atletica e la vostra attitudine. Buon divertimento.
Ps: consigliamo di
usare sempre le giuste precauzioni solari, in qualunque periodo dell'anno per
prevenire i danni dell'esposizione solare.
Esercizi
Alla luce di un'analisi più concreta ci si rende conto di
come il 99% del nostro tempo in acqua durante una session di surf sarà
impegnato remando e restando seduti sulla tavola....
troppo spesso si concentrano tutte le nostre forze sul mero
tentativo di “metterci in piedi” o di
“surfare l'onda” non considerando che
senza essere in grado di assumere una posizione corretta da seduti e da
sdraiati sulla tavola e soprattutto privi di una tecnica di remata efficace,
non andremmo da nessuna parte....
Vi proponiamo quindi una serie di semplici esercizi da fare
in acqua piatta.
Remare correttamente
Entrate in acqua in un tratto abbastanza calmo. Trovate la
vostra posizione sulla tavola (in asse longitudinalmente sulla tavola e con il
nose della tavola poco al di sopra del piano d'acqua). Iniziate a remare
cercando di compiere delle bracciate corte, ma profonde, per non far oscillare
la tavola da una parte e dall'altra. Tenete il busto eretto senza dondolare col
busto: ogni movimento laterale o di beccheggio rallenta la tavola ed è
controproducente. Tenete le gambe unite. Tirate con i muscoli lombari e con gli
addominali. Usate i grandi muscoli delle spalle (dorsali e grandorsali) e
concentratevi su di essi. Potete remare per lunghi tratti o per brevi distanze,
girando quindi da seduti o da sdraiati per cambiare direzione.
Remare forte
Esistono 2 tipi di remata: quella che serve per spostarsi (soft) e quella che usiamo per prendere
l'onda (hard).
La prima è una remata più rilassata incentrata sul produrre
il massimo della spinta col minimo sforzo. L'importante è di trovare il nostro
ritmo e produrlo finché serve. Trovate un ritmo che sia sufficientemente
rapido, ma allo stesso tempo che siate sicuri di poter protrarre (pensate i
giorni di vento e corrente.... fondamentalmente una remata continua;).
La seconda è invece una remata profonda in cui dovete
sentire la forza dell'acqua sulle vostre mani. Tenete le mani ben chiuse a
cucchiaio e spingete col busto ben eretto e dando il massimo in ogni bracciata
(un'onda si prende in pochissime bracciate potenti;)
Alternate quindi tratti di remata SOFT con tratti di remata
HARD.
Remare fin-first
Remare pinna avanti, al di là dei possibili trick che ne
vengono fuori, dà un senso ancora più concreto a quello che vogliamo ottenere:
il massimo del controllo e della confidenza con la nostra tavola. Per remare
pinna avanti bisogna avere un'ottima posizione sulla tavola e avere una
sensibilità particolare nel direzionarla con le gambe e con piccole
impercettibili inclinazioni delle braccia durante la remata. Esercitatevi e
vedrete che non sarà tempo perso!
In ginocchio
Remare in ginocchio se la vostra tavola ve lo permette (che
sia quindi abbastanza lunga e voluminosa da sostenervi), oltre che a darvi uno
stile in più se decidiate di diventare dei longboarders, è uno di quegli
esercizi che crea confidenza con la tavola e con il corretto posizionamento del
nostro corpo sulla tavola. Ricordatevi che in ogni momento seduti, proni o in
piedi che voi siate dovrete cercare di essere il meno pesante possibile sulla
tavola per favorire la sua velocità e diventare tutt'uno con essa al massimo
delle vostre possibilità....
Seduti
Molto del nostro tempo in acqua lo passeremo seduti sulla
tavola quindi è di fondamentale importanza prendere confidenza con questa
posizione. Intanto trovate il punto giusto sulla tavola facendo in modo di
essere il più centrale possibile e aiutandovi ad equilibrarvi con piccoli
movimenti delle mani e dei piedi dentro l'acqua. Vi accorgerete che muovendo i
piedi facendo piccoli cerchi sotto la tavola, la tavola si sposterà....
sperimentate! È possibile muoversi in ogni direzione (avanti, indietro,
lateralmente e ruotando), questo muovendo le gambe con movimenti circolari in
senso orario e anti-orario. Per esempio ruotando la gamba destra in senso orario
e la sinistra in senso antiorario ci si sposterà in avanti; viceversa
ruotandole al contrario si andrà all'indietro....
Aiutandosi poi con le braccia si aumenta di molto il
movimento già impresso dalle gambe.... per girare verso destra, per esempio, basterà
afferrare la tavola con la mano sinistra, muovere entrambe le gambe in senso orario e remare da dietro
in avanti con la mano destra. Questa rotazione è molto efficace e si può
eseguire proprio quando si vuole girare la tavola velocemente per prendere
un'onda.
Seduti avanti e
indietro veloce
Una volta presa confidenza con la posizione seduta potremmo
iniziare a fare veri e propri tratti di mare da seduti aiutandoci o meno con le
braccia. È un ottimo esercizio e anche molto tonificante....
Seduti – proni –
remare – seduti – girare - ….
Stiamo aspettando l'onda; seduti sulla tavola; l'onda sta
arrivando; con difficoltà giriamo la tavola; ci mettiamo sdraiati, ma siamo
troppo storti sulla tavola o troppo avanti o con il nose della tavola per aria;
proviamo a remare, scomposti, ma l'onda ci passa sotto e và....
E' una triste realtà, ma se non automatizziamo i passaggi seduti – girare – proni – remare non
prenderemo mai un'onda volendo, al massima veniamo rapiti da un'onda qua e
là.... dobbiamo essere noi a decidere cosa, come e quando!
In uno specchio d'acqua allenatevi: remate forte, fermatevi,
mettetevi seduti; girate la tavola di 180°; rimettetevi proni e ricominciate a
remare per qualche bracciata e poi ricominciate il tutto.... abituatevi a
trovare subito il punto giusto dove mettere il petto e ad allinearvi
automaticamente con l'asse longitudinale della tavola.
In pratica simulate una partenza....
Il grande
sconosciuto: l'eskimo
Una pratica sconosciuta, relegata alla pratica del
longboard, ma quanti principianti posseggono (GIUSTAMENTE) tavole troppo
voluminose da poter passare sotto le onde in duck-dive?
L'eskimo è il
sistema con il quale si passano le onde con tavole voluminose, ma allo stesso
tempo è un esercizio utilissimo per imparare a risalire velocemente sulla
tavola nel caso non toccassimo il fondale con i piedi.
In pratica da proni afferriamo la tavola con le mani
(SALDAMENTE), facendo leva su una mano spingiamo un bordo sott'acqua,
ribaltandoci con la tavola stessa. In acqua terremo la tavola saldamente
cercando di rimanere quando più vicini con il corpo alla tavola e preparandoci
alla risalita (è in questo momento che l'onda passa sopra la carena della
nostra tavola senza trascinarla). Per risalire tenendo un braccio ben piegato
spingeremo verso l'alto con l'altro cercando di rimanere quanto più possibile
aderente alla tavola, creando un sistema di leve quanto più energico tanto più
riusciamo a spingere e tirare con le mani.
La cosa più importante è tenere un braccio molto piegato!
Questo fa sì che la tavola girando ci tiri con sé verso l'alto e ci faccia
ruotare direttamente sopra con tutto il busto.
Questo semplice esercizio oltre che ad offrire una
possibilità in più per passare le onde per raggiungere la line-up, ci offre la
possibilità di impratichirci nel risalire sulla tavola in situazioni difficili;
per esempio, nel caso in cui ci trovassimo nella impact-zone (zona dove rompono
le onde) con la tavola rigirata sotto-sopra e con il fondale troppo alto per
poter toccare con i piedi. In questo caso è importantissimo risalire sulla
tavola il più in fretta possibile e ritrovare la giusta posizione per poter
ricominciare a remare prima che sopraggiunga un'altra onda.
Esercitatevi! È anche molto divertente.
Remare al guinzaglio
Scendete dalla vostra tavola dove un potete toccare con i
piedi e rimanendo legati ad essa con il leash alla caviglia iniziate a nuotare
con il busto su cercando di acquisire dimestichezza con il fastidio che vi
provoca il leash e la tavola al seguito. Questa è un'altra condizione di
disagio che è molto meglio automatizzare un giorno col sole e l'acqua piatta
piuttosto che doverla affrontare sotto le onde che frangono a ghigliottina e
con la tavola che tira fra la schiuma. Il leash è parte integrante del gioco e
prima farete pace col fatto di averlo legato alla vostra caviglia, prima
inizierete ad apprezzarlo!
Fantasia
Quindi, forza! Sperimentate e divertitevi. Non perdete
occasione per stare in acqua e godervi l'essere in mare, sole, pioggia o vento
che sia, stare in acqua non ha paragoni!
Una volta presa dimestichezza con i vari esercizi che vi
abbiamo proposto, iniziate a combinarli fra loro e a porvi degli obiettivi.
Coinvolgete degli amici e organizzate della gare per stimolarvi a migliorare e
ad apprendere con gli altri.
Potete fare lunghe remate sperimentando su di voi i segreti
della respirazione e del ritmo costante per lunghi tratti; con questo sistema,
non solo migliorerete la vostra capacità di remare e sarete sempre più tonici,
ma soprattutto acquisirete la padronanza delle vostre azioni a lungo termine,
ponendovi degli obiettivi da raggiungere imparando a dosare gli sforzi e a
concentrarvi sul gesto atletico.
Potete combinare i vari esercizi facendo brevi tratti per
esempio, magari fra 2 boe:
- Remare soft
- eskimo
- remare forte
- eskimo
- seduti
- ruotare a destra 360°
- ruotare a sinistra
360°
- remare forte
- simulazione di pop-up
- remare forte
- seduti girare 180°
e così via....
Un piccolo video con le varie tecniche:
Ma questo è solo un esempio, sta a voi cercare di assorbire gli
automatismi necessari e a farne tesoro. È un processo abbastanza lungo, ma
anche ricco di soddisfazioni immediate. Peraltro apprendisti surfisti o esperti
che voi siate, può essere una ottima base per un allenamento da mantenere nel
tempo e per sfruttare appieno ogni momento che possiamo passare in compagnia
del mare.
Come sempre siamo disponibili a qualsiasi chiarimento e
soprattutto ancora una volta chiariamo che i nostri sono suggerimenti che ci
sentiamo di proporvi per migliorare la vostra tecnica dopo aver passato in
acqua buona parte della nostra vita. Quindi prendeteli come consigli che un
amico esperto vi fa, con molta umiltà e desiderio di vedere sempre più gente in
acqua a divertirsi nell'assoluto rispetto e amore dell'ambiente.
Don't waste
a day.... get wet;)
Per qualunque questione:
info@greenoceansurfing.com