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03/03/11

Salviamo Anzio: una prima valutazione di cuore e di testa.

 
Greenoceansurfing nasce dall’amore di 3 amici per un litorale e dal desiderio comune di affrontare la questione dell’educazione ambientale partendo dalla passione e dalla pratica di uno sport.
Anzio, Lido delle Sirene, spiaggia pubblica dello scoglio dell’Orso. Qui durante un giorno d’estate abbiamo deciso di iniziare il nostro percorso come GOS.
Purtroppo proprio in questi giorni il lido delle Sirene è oggetto dei lavori del primo stralcio di opere da realizzare per la “difesa” e “ricostruzione dell’arenile, opere che ad una valutazione d’istinto (ma presto arriveranno anche quei tipi di valutazione da persone esperte nel campo di opere marittime) sembra una follia. 

La costa di Anzio a ponente ha certamente bisogno di protezione. È una costa a tratti bellissima e a tratti bruttissima, naturale e antropizzata all’eccesso con costruzioni sull’arenile. Una costa che chiede a gran voce di essere valorizzata e difesa con amore e buon senso. Una costa che, se aiutata, potrebbe riportare Anzio agli antichi fasti di perla del Tirreno.
Come spesso accade in questo nostro martoriato Paese l’immobilismo regna sovrano fra burocrazia e interessi, ma purtroppo, quando poi le cose si muovono, fanno rimpiangere sempre il passato. Bisognava intervenire certamente, ma può essere questo il modo!? Distruggendo la costa di ogni sua caratteristica, appiattendola dietro una linea geometrica priva di qualsivoglia valore estetico-formale? 


L'evidente necessità di un intervento
Ma andiamo per gradi, cercando per quanto ci è possibile di spiegare e valutare il progetto in questione.

Dalla relazione del progetto esecutivo del 1° stralcio e dai grafici del progetto, apprendiamo quanto segue.
La ARDIS (Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo) ha redatto, nel marzo 2009, il progetto esecutivo per i lavori di difesa e ricostruzione  della spiaggia Tor Caldara e Capo D’Anzio, circa 4 km di litorale suddividendo i lavori in più stralci per tempi e appalti.
I lavori appena cominciati per il primo stralcio prevedono la realizzazione dei primi 5 di 15 pennelli (moli perpendicolari alla costa) emergenti di 1 metro dal livello del mare e a forma di T per una larghezza di 5 metri. Tali pennelli saranno posti ad una distanza di circa 200 m uno dall’altro ed estesi nel mare per una lunghezza variabile di circa 100m.
Le testate di questi pennelli saranno collegate tutte da una barriera posta a mezzo metro sotto il livello del mare e larga 10 metri. Ovviamente ne consegue che questa barriera parallela alla costa, a opera compiuta, avrà una lunghezza senza soluzione di continuità di circa 4km

4km di costa imbavagliati
Pennelli e barriera concorrono alla “ formazione di “celle” aventi dimensioni circa pari a 100x200 m al fine di garantire l’arresto dei fenomeni erosivi in atto nelle aree oggetto del presente intervento e il naturale rinascimento del litorale”. Come si legge nella relazione

Come già specificato questo primo stralcio prevede la realizzazione dei primi 5 pennelli e del primo tratto di 1500 m di barriera, quelli che vanno dall’oasi del WWF di Tor Caldara fino allo scoglio dell’Orso del Lido delle sirene. Per questa prima trance sono previsti 220 giorni di lavoro, con una interruzione da Aprile a Ottobre per il periodo balneare.
Verrà dapprima realizzata una “strada” a 100m circa dalla riva per un’altezza di 1 m sopra il livello del mare ed una larghezza di 10m, lungo tutti i 1500m di costa da “difendere”. Da lì camion e ruspe lavoreranno realizzando i pennelli da mare verso terra, e in un terzo momento verrà poi tolto il materiale in eccesso creando la barriera parallela alla costa ad appena 50cm sotto il livello del mare.

Il primo stralcio delle opere
Facciamo qualche valutazione.
Iniziamo col dire che in questa relazione non si è mai parlato di batimetria (studio delle linee di livello sottomarine), di parametro base (altezza significativa dell’onda e provenienza), non si è mai parlato di impatto ambientale, né tanto meno di conformazione della costa.
Da quello che si può evincere dai grafici è stato considerato che il fondale vada abbassandosi uniformemente e gradatamente, ma basta un minimo di conoscenza reale di queste acque per sapere che ad ogni direzione di vento e mare corrisponde un diverso tipo di fondale. Basta aver passato un po’ di tempo su questa costa per sapere che ci sono 3 diverse secche e altrettante diverse buche a seconda delle mareggiate e che il fondale è tutt’altro che costante e uniforme!
Sarebbe bastato un minimo di discernimento per conoscere le varie secche, gli andamenti della costa, i capicorrente e gli scogli sommersi.
Perché i pennelli sono stati posizionati tutti perpendicolari alla costa ad una distanza costante di appena 200m uno dall’altro e per una lunghezza costante di 100m? come è mai possibile che una maglia 100x200 metri possa andare bene per tutti i 4000m di costa? Il mare è vivo e bisogna con sapienza e studi assecondare e accompagnare il suo respiro per poter dialogare e ottenere dei risultati reali.
Posizionare i pennelli alla stessa distanza su una costa che conosciamo a fondo è il segno che questo progetto “fa acqua”. Non un’indicazione sulle mareggiate prevalenti, i venti, le correnti. Tutti sanno che qui lo scirocco prende sabbia e il maestrale la porta! Bisognava prevedere qualcosa che usasse a nostro vantaggio questa semplice (almeno per noi) legge naturale.
I lavori vanno veloci, dobbiamo esserlo anche noi....

Vogliamo poi parlare di una barriera di 4 km che per 10m non lasci che 50cm di acqua? E non bisogna pensare ad un fondale piatto, ma rocce con alghe e ricci. Impossibili da oltrepassare a nuoto, a piedi, con un qualsiasi mezzo! Niente di più pericoloso!!!!
Vogliamo il porto turistico ad Anzio? Bene! Ma allora chi si compra il posto barca qui non potrà mai per tutta la lunghezza della costa attraccare nemmeno con un gommoncino! Mezzo metro sotto l’acqua per 10 metri di larghezza è un qualcosa di incomprensibile. Qualunque possibilità di praticare uno sport nautico (surf, windsurf, nuoto, vela) o qualunque altra attività nautica sarà impossibile lungo tutto il tratto di costa!!!!
Siamo sicuri che quello che vogliono i turisti sia questo? Se vogliono andare in vacanza al lago vanno al lago, non al mare! Siamo sicuri che quello che serve alla città per incrementare il turismo sia questo? Siamo sicuri che 15 pennelli lunghi 100 ad una distanza sempre uguale sia l’immagine che si vuol dare di questa meravigliosa e tormentata costa?
Quello che sembra è che non sia chiaro veramente a nessuno, né tantomeno all’Amministrazione del Comune di Anzio, quello che sta accadendo. La Regione Lazio prevede questo progetto e queste opere per Anzio e Anzio le deve accettare così in silenzio…. Le stesse opere progettate per Focene o Fregene. Tutte uguali perché il progetto è sempre lo stesso:
il mare mangia la sabbia, bene basta fare una barriera e il gioco è fatto.
Come dire:
-          Mi aiuti, dottore, ho un’unghia incarnita!
-          Amputiamo dal ginocchio così non avrà più questo tipo di problema!!!!

Ma l’assurdità di tutto questo è anche legata al fatto che se io dovessi fare un progetto qualsiasi, darei  comunque sempre delle previsioni…. Cioè cosa accadrà dopo il mio progetto, o almeno cosa spero che accadrà?…. In nessun punto della relazione è specificato quanti metri cubi di sabbia saranno recuperati, in quanto tempo, in quale modo.
Dalle conclusioni della relazione leggiamo: “risulterà altresì necessario, successivamente alla realizzazione delle opere di che trattasi, monitorare costantemente l’efficienza protettiva delle scogliere realizzate e prevedere, nel lungo periodo, interventi di manutenzione, onde evitare che situazioni lasciate per troppo tempo non controllate possano poi divenire difficilmente recuperabili.”
La sensazione è che questo sia uno scellerato esperimento. Nessuno ha previsto quello che succederà effettivamente, sulle basi di che cosa. Hanno appaltato questo primo stralcio, compiranno le opere e vedranno quello che porterà. Alla peggio i soldi hanno girato, qualcuno ha riso, qualcun altro ha pianto, chi ci perde è sempre e comunque Madre Natura.

Lo scoglio dell'Orso ferito, ma fiero
Ad oggi siamo convinti che col dialogo e il confronto dialettico fra Cittadini, Amministrazione, Associazioni e Regione si arriverà ad un risultato positivo per tutte le parti in causa. Per il bene di Anzio sicuramente chi può fare qualcosa la farà....

Vi terremo informati su tutti gli sviluppi....